07 Ago
2014
Editoria – il layout grafico nei libri
Editoria e considerazioni nell’impaginazione di un libro
Editoria e impaginazione grafica: vediamo come si svolge la progettazione. A differenza di alcuni progetti, un esempio per tutti il volantino di una discoteca, creare la grafica e l’impaginazione per un libro, cioè un progetto di editoria, richiede che l’idea creativa sia strettamente vincolata ad una serie di requisiti strettamente funzionali di fruibilità del contenuto. Questo però non deve essere preso come uno scoglio, ma semplicemente come un’opportunità per incanalare lo sforzo in una determinata direzione. Vediamo alcuni dei punti fondamentali per un ottimo risultato nel campo dell’editoria.
Look and feel – il libro preso in mano
In tempi di e-book il lettore deve poter apprezzare ancora di più la sensazione piacevole che il libro deve dare al tatto ed all’occhio. Queste scelte puramente a livello di capitolato tipografico contribuiscono al successo del volume per due motivi: renderlo più agibile e dargli un maggiore valore rispetto al fratellino digitale.
La carta
Per quanto la carta patinata e bianchissima sia una scelta abbastanza standard per brochure, cataloghi d’immagine e depliant, in un libro prevalentemente testuale si tende a preferire una carta naturale, leggermente grigia o giallina. Preferibilmente spessorata, perché a parità di peso una carta spessorata crea un maggior volume, e quindi pagine che si sfogliano meglio e maggior altezza (e quindi impressione di importanza) al libro. La scelta di evitare le carte patinate è per evitare fastidiosi riflessi durante la lettura.
Se si tratta di un libro fotografico la carta patinata è accettabile, anche se si possono ottenere risultati ancora più brillanti utilizzando carte naturali di pregio, sempre che lo stampatore sia all’altezza della sfida! E non dimentichiamo in questo caso di utilizzare carte certificate per la durata. Sarà sempre piacevole, rispolverando un volume dalla libreria dopo anni, ritrovare le immagini ancora brillanti.
La copertina
Mai come in questi tempi la nobilitazione della copertina, con brossura cartonata, oro a caldo o serigrafie in rilievo, contribuisce ad aumentare il volume di un prodotto editoriale. Ovviamente senza esagerare, stiamo preparando la grafica per un libro, non il campionario di tutti gli “effetti speciali” che da grafici sappiamo utilizzare.
Qui la creatività può esprimersi liberamente, ma non dimentichiamo i requisiti indispensabili. Il retro di copertina è posto privilegiato per una piccola sintesi, per le informazioni sull’autore. Non devono mancare il codice ISBN, assegnato dall’editore (per un facile reperimento del testo in libreria) ed il prezzo (fondamentale per l’accesso al regime IVA agevolato).
Impaginazione nell’editoria: scelte operative
Scelta del font
Se si tratta di un volume prevalentemente testuale, il font deve essere preferibilmente un serif. Moltissimi studi hanno verificato come questo tipo di carattere con grazie sia più facilmente leggibile rispetto ai caratteri “bastoncino”, o sans-serif. Importante è prevedere sempre l’uso di un carattere discretamente completo, che non manchi cioè di alcune accentate, simboli speciali o legature principali (fi – fl).
In un’edizione di poesie possiamo comunque utilizzare bastoncini, o addirittura, se i testi sono brevi, di caratteri script di facile lettura.
Se parliamo di trattati o testi divulgativi, un mix tra due – tre caratteri ci permetterà di distinguere parti esplicative da note o da enfasi.
Il layout grafico
Ancora una volta, per un testo narrativo, la leggibilità va in primo piano. Quindi una sola colonna, giustificata, con andate a capo sillabate.
Buona libertà di scelta invece per un testo di poesia, potrebbe addirittura avere colonne ruotate di 30° ed avere un buon risultato. Attenzione però che la scelta del layout crei dei ritorni a capo non previsti dall’autore!
Nella manualistica e nei testi divulgativi invece possiamo prevedere più zone. Dobbiamo aiutare il lettore a concentrarsi su ciò che sta imparando! Quindi, oltre al testo principale, un footer per le note ed una colonna di misura minore per inserire abstract, focus o richiami sono più che ammesse.
Inoltre deve essere ben chiara al lettore l’eventuale strutturazione in capitoli e sottocapitoli.